Cellulinte - Cavitazione


Cellulite

PEFSIl termine scientificamente corretto per definire la cellulite è dermo-ipodermo pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS). La PEFS è inquadrabile come una malattia a carico del tessuto adiposo sottocutaneo, che va da semplici stati di ritenzione idrica (edema) a fasi gradualmente ingravescenti fino alla fibrosi e poi alla sclerosi dei tessuti.

Il distretto nel quale l’affezione si manifesta è quello delle cosce e dei glutei, ove è per lo più presente l’accumulo di tessuto adiposo che, nelle espressioni più evidenti, determina l’aspetto di silhouette a giglio rovesciato.

Uno degli aspetti precoci è rappresentato dalla tonalità di alcune aree sub-cianotiche e da chiazzette miliari pallide.

Spesso l’area interessata è estesa ad una zona ampia, allungata e disposta in senso longitudinale, dalla regione trocanterica fino al terzo medio della coscia. Qui la cute è per lo più opaca ed arida, mostra ondulazione ravvicinata della superficie e riduzione della temperatura locale.

Si possono anche trovare chiazze di qualche centimetro di diametro, rilevate e punteggiate da piccoli tappi cornei ravvicinati, i quali emergono da follicoli piliferi dilatati: questa è la pelle a buccia d’arancia.

Spesso in questa zona si trova un disegno ondulato marcato (la cute sembra imbibita di liquido e costellata di depressioni che l’attraggono verso i piani profondi) che indica la cute a materasso.

La palpazione superficiale rivela sempre ipotermia, invece la palpazione profonda provoca dolore e fa comparire ecchimosi. Con il passare del tempo il quadro si completa con la comparsa di un colorito giallastro o grigio e di aspetto flaccido.



Cavitazione

CavitazioneL’impiego della ultrasonografia a bassa frequenza nel trattamento della cellulite e delle adiposità localizzate trova indicazione nei soggetti che non desiderino sottoporsi a intervento chirurgico di lipoaspirazione, tuttavia può essere associato a tale procedura chirurgica con successo al fine di regolarizzare eventuali noduli residuati.

Gli ultrasuoni sono onde meccaniche sonore. Gli effetti biologici prodotti dagli ultrasuoni, sono: effetto meccanico, effetto termico, effetto cavitazionale.

Quest’ultimo fenomeno si genera in un liquido quando esso è sottoposto ad ultrasuoni a bassa frequenza, comprese tra 20 KHz e 10 MHz.

La cavitazione è un fenomeno consistente nella formazione di bolle, all’interno di un liquido, che si caricano di energia aumentando di volume ed infine esplodono.

L’interazione tra gli ultrasuoni ed il tessuto adiposo sottocutaneo determina un effetto meccanico di cavitazione.

E’ stato dimostrato che la cavitazione innescata dalle onde ultrasoniche a bassa frequenza determina a livello del tessuto adiposo sottocutaneo adipocitolisi (rottura della membrana cellulare degli adipociti) e conseguente espulsione degli acidi grassi dagli adipociti lisati nell’ambiente circostante.

Apparecchiatura impiegata: strumento capace di produrre un range ultrasonico con frequenza da 32 Khz a 36 Khz (Fly SrL, Repubblica San Marino).

L’apparecchiatura è dotata di 2 trasduttori di superficie ciascuno di 18 cm2.

E’ possibile variare i parametri di Tempo di trattamento, di Potenza impiegata e Modulazione. Il trattamento con ultrasuoni cavitazionali ha una buona efficacia nella riduzione della lipodistrofia localizzata agli arti inferiori (cellulite).

Gli effetti migliori sono stati riscontrati nelle pazienti di età superiore a 40 anni con accumuli di tessuto adiposo non compatti, ma diffusi ed associati ad alterazioni circolatorie superficiali.

Il trattamento con manipolo focalizzato è particolarmente utile nelle donne giovani affette da cellulite compatta.

Il trattamento degli arti inferiori non ha significativi effetti collaterali se impiegato con parametri corretti e da parte di personale esperto: i principali effetti indesiderati possono consistere nella insorgenza di arrossamento e calore nella zona trattata nelle ore immediatamente successive al trattamento, seguiti dalla comparsa di ematomi superficiali che si riassorbono nell’arco di 3-4 giorni.